Parole, parole, parole...

Emozioni, riflessioni e pensieri, per non rimanere inerte a contemplare la degenerazione dei miei neuroni.

Due parole per Umberto maggio 2015

Perchè continuano a gracchiare
queste cornacchie nere e grigie?
Qui c'è qualcuno
che ha pagato un conto definitivo.
E questo cielo terso è una beffa
per chi è costretto al buio.
Un microsecondo di silenzio, motori.
Tanto e non più, mi basterà,
a ricordare una parte di me
che non combatte più,
che è scomparsa insieme al sole
in un tramonto di maggio.

Marco maggio 2015

Non ti ho portato lacrime,
non ne sono capace.
Ti ho portato il mio risentimento egoista.
Il tuo silenzio mi ha chiesto un sorriso.
Un vortice di interminabili discussioni, riunioni, doposcuola, cinema,
giornalino, manifestazioni, campeggi selvaggi.
Un susseguirsi di autostop, di botte, di classi di liceo,
la guardiola, i tuoi, la Pieve, l'alcool, la canne, il mare...
Le foto del mio matrimonio, il tuo, le pescate nel Paglia,
l'inevitabile distacco e la gioia dei pochi incontri.
Poi, una bella giornata di marzo e lo spettacolo con la tua firma...
Sento una lieve contrazione dei muscoli della bocca.
Quella sera ti ho rubato un sorriso ed ora te lo rendo.

The ballad of Sally Rose (strofa finale) cantata da Hemmy lou Harris

So she left Rapid City in the blue moonlight hour
With her eye on the highway and her foot on the floor
And turnin' the dial she was pulled by the power
Of the word coming out of that broadcasting tower .

Ciao, Umbe'...

Rumore di mare e motori,
odore e colore del sangue:
unghie nel mio cervello.
La tua voce,
i tuoi pensieri:
il mio cuscino.

Tra le onde

Hai salutato l'ashram
dopo aver posseduto
il senso del tuo vissuto.
Sei diventata brezza.
Da sola,
come hai voluto,
come deve essere.
Più calda della fiamma,
più liquida del dolore,
più forte della rabbia,
resta la tua quiete.
Come hai voluto.
Dentro di noi
o dovunque.

Nostalgica

Dive dei tempi andati,
Grazie dai tratti stanchi,
dei telefoni bianchi,
persi e dimenticati
languide e silenziose,
polverosa l’attesa
di un profumo, di rose.


Vani fiori, radioonde,
da un amante che accenda,
che le sfiori ed attenda
voci da aliene sponde.
Vibrazioni, emozione
non è un sogno proibito,
è un’intensa passione.

Quindici maggio

Un avviso importante
epitaffio ruffiano
sporco colpo di mano
prepotente e distante

Qualche riga solenne
per tutele e salute,
per future vedute
decimare le antenne.

Misteriose onde corte,
grande amica onda media,
il Potere vi assedia:
vuole solo onde morte.

Morte come la mente
di chi chiude il sipario
e si rende sicario
di un finale indecente.

Dal web per un Panapet R70

Not lost on me
the beauty and magic of radio...
this is my companion
when the weather is nice enough
to lounge
to recline
with my feet on the cool grass
knitting in the mid-day sun
after 30 years it's still as good as ever
needing just a tiny bit of tlc
a small crack in the circuit
board was easily mended
with a drop of glue and solder
an alarming crackle was 'squelched'
with a dab of contact cleaner
my panapet asks for so little
and gives much in return

Dal web per il vecchio RTX

Forget the net.
Switch on the set.
Warm it up slow and go.
Light the tubes, bask in the glow.
Surf shortwaves on your old radio.

Disturbi

Sole, aprile ventoso
etere perturbato
intelletto spinoso
primo messaggio osato

Fulmine controllato
viola, tenta distanze,
Il contatto è mancato.

Da GRIX utente DACOLUG

Ogni mattina, un neutrino si sveglia e sa che dovra' correre piu' veloce della luce.
Ogni mattina, la luce si sveglia e sa che dovra' arrivare al Gran Sasso prima del neutrino.
Ogni mattina, non importa che tu sia neutrino o luce,
ti tocchera' ascoltare le minchiate della Gelmini
che si e' laureata a 732 km da casa e non riesce ad uscire dal tunnel...

Dal libro Vacca di un cane di F.Guccini

L'anno che verra'

...governo monti, i conti, i bisonti, i bifronti, la crisi, l'ici, le lacrime a comando, il come e quando, le parole al vento, il fuoco spento, l' ale' ale', don verze', la bce, cristine lagarde e mario draghi, fattucchiere e maghi, famose du' spaghi, il fondo monetario, scende il sipario, finmeccanica sul giornale, berlusconi e seguito imperiale, l'inutile triade democristo-fascista, il finto comunista, i comunisti, i post-comunisti, i vetero-comunisti, i nostalgici di salo', il kitch e il rococo', i discorsi al parlamento che sembrano lezioni universitarie, gli ex pm urlanti, i cinesi, le merkel kapo', i sarkosy in cerca d'autore, presidenti negri in cerca di consenso, zar in discesa, nazionalisti nazisti in salita, acqua, benzina, gas e corrente alle stelle, industrie alle stalle, pensioni al binocolo, lavoro al microscopio, il parlamento padano, il grana padano, il popolo padano, la secessione morbida, il cazzo duro, il nord-est operoso, roma ladrona, il sud sprecone, la mafia, la camorra, la sacra corona unita, la 'ndrangheta, la stidda, la banda della magliana, la p2, la p3, la p4, l'uranio impoverito, la leucemia, la sla, gheddafi, la lega pan-araba, mubarak, i generali egiziani e dei dintorni, i gendarmi ebrei, il cda della rai, mediaset, sgarbi, la mussolini, la santanche', santoro, mentana, grandi fratelli, piccoli cervelli, alti compensi, circensi dissensi, cocaina, uno mattina, agora', damose da fa', mi corriggerete, il medioevo, i gesuiti, i pedofili incalliti, la chiesa irlandese, le attese disattese, ratzinger, bertone, la cei, la lei, la lav, no tav, no dal molin, no malagrotta, il nucleare, i neutrini di suor gelmini, caritas, onlus, iris bus, pomigliano, ci darem la mano, marchionne falso e cortese, termini imerese, la cig, i big, i vip, poi r.i.p., le alluvioni, le stazioni e le esplosioni, i furbacchioni, la nato, l'onu, l'opec e l'ocse, i rifugiati, i rimpatriati, i sommersi e i salvati, i clandestini, i celerini, i black block, colpa del rock, la marijuana, la mort, l'abort, l'escort, le scort, l'export, l'expo, i vulcani islandesi, i killer norvegesi, i dissidenti appesi, la nestle', messegue, ma de che, l'aquila, genova, saponara, sarno, l'arno, l'amica banca, la gente stanca...

Dal libro Radio Citta' perduta di Daniel Alarcon

...forse a unire cio' che la dittatura dell'oblio ha diviso sara' la necessita' della memoria.

E una voce alla radio, nella notte.

Sei tu?

Sono sempre io.
Perche' parlarmi con tristezza
Atteggiamenti solenni.
Ridi, pensa a me.
E se ti fa star bene prega.
Continuita' con la vita, nelle vite,
negli occhi e nelle teste.
Non sono putrefatto nella terra o cenere in un vaso,
ne' vento libero nel vento.
Intreccio tramonti.
Ti seguo , anzi vi osservo dall’altro marciapiede.
Eh si, non sono poi cosi' lontano......

Ciao Umbe' 2013

Dal libro City di Alessandro Baricco, suggerito dalla mia signora..