Magnadyne S24

Questa è una radio fortunata, nelle sue peregrinazioni ha alfin trovato qualcuno che le rendesse merito.
Scovata su un camioncino delle immondizie e rapidamente prelevata per non farla finire in discarica, è rimasta in attesa molto tempo prima di tornare a far risentire la sua voce.
Il mobile è stato restaurato da altrui persona, male a mio avviso, in quanto è stato usato il coppale passato a pennello.
Io mi sono cimentato nella sola riparazione elettronica e successiva pulizia, cercando di rimediare ai tanti pasticci fatti da qualche smanettone nel corso degli esperimenti a cui è stata sottoposta per riportarla in vita.

Lo schema elettrico lo potete trovare qui, la scansione della scala parlante qui ed il percorso del cordino di sintonia qui. Alla fine della pagina troverete le foto delle etichette presenti sullo schienale e all'interno del mobile, potete stampare al bisogno le foto con le dimensioni riportate nel foglio del cordino di sintonia.

La radio mi ha fatto penare. E' la prima radio che riparo con la massa e la terra separate e, la questione, mi ha creato un po' di problemi, dal punto di vista conoscitivo (perché ignorante della teoria) e dal punto di vista della riparazione (trovandomi di fronte a problemi e misurazioni che non avevo mai sperimentato). Quando succedono queste cose, bisogna studiare, meditare, provare e poi di nuovo studiare, meditare e provare. In genere, si riesce sempre a cavare il ragno dal buco.
Dopo la prova e la sostituzione di rito dei componenti più malandati, do' tensione col variac con la sola raddrizzatrice e poi ci aggiungo la finale audio. Tutto sembra funzionare a dovere.
Aggiungo le valvole rimanenti, accendo e questi sono i risultati: audio1 - audio2.
Ricontrollo scrupolosamente tutto, il difetto appare quando si inserisce la 6SK7, parte l'autooscillazione e non si ascolta nulla. Primo imputato il secondo elettrolitico di filtro appare inesistente, messo nuovo e defunto senza alcuna apparente ragione.
Quando arrivo al condensatore in serie al potenziometro, buono come isolamento e come capacità, provo a cambiarlo e l'autooscillazione scompare. Sono fortunato, il problema numero uno è risolto, ora tocca al secondo.
Il segnale radio è molto basso, andante per l'inesistente. Anche iniettando il segnale direttamente sulle medie frequenze, si ottiene solo un flebile fischio. Smonto la seconda MF, paventando una qualche interruzione delle bobine e, invece, mi accorgo con sorpresa che entrambi i condensatori da 200pF sono aperti, resistenza infinita e capacità nulla. E' la prima volta che mi capita.
Le foto più in basso mostrano la MF aperta con le bobine e condensatori, i nuovi condensatori inseriti ed il loro valore.
Ma non è finita qui. La ricezione non era ottimale, anche con segnali forti risultava una riproduzione bassa di intensità e distorta. Decido di controllare meglio la parte intorno al blocco di commutazione di gamma e mi accorgo della totale mancanza di un condensatore e di un collegamento di massa. Decido di continuare nel controllo e mi accorgo di un condensatore seminascosto da 1KpF tra la massa del circuito e lo chassis che era fortemente in perdita.
Sostituito quest'ultimo condensatore ed accesa la radio, finalmente la ricezione è ottimale, segnale ottimamente riprodotto con forte intensità sonora.
Prima della pulizia dello chassis però devo sistemare altri due problemi: le lacerazioni sul cono dell'altoparlante ed il cordino di sintonia. Cominciamo da quest'ultimo. Il cordino originale era formato da una doppia corda una interna e l'altra esterna. Quella esterna di era sfilacciata a tal punto da lasciare scoperta l'anima interna e da creare nodi sul filo stesso che impedivano il corretto scorrimento del filo sul perno (vedi foto). Invece di sostituire tutto il cordino, mi sono limitato a togliere la parte sfilacciata ed i relativi nodini. Fatto questo la sintonia è tornata a lavorare correttamente, l'anima interna aveva ancora un'ottima resistenza alla trazione.
Per quanto riguarda invece la riparazione del cono, con il vinavil annacquato e dei ritagli a misura delle bustine del Thè, si ottiene quanto documentato dalle foto. L'unica accortezza è di non esagerare con l'acqua e di plasmare l'aderenza della toppa.

Questa volta mi sono dilungato molto, molto avevo ancora da dire ma la radio è stata riparata un pò di tempo fa e tante osservazioni sono passate a miglior vita nel colabrodo della mia memoria.


















































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