Eumig DKE GW110
Deutscher Kleinempfanger

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Una volta, quando ero giovine, compravo tutto, tutto raccoglievo e tutto era ripristinabile o utilizzabile per riportare in vita altri apparati.
Poi sono arrivati i figli, è arrivata questa crisi pilotata di merda, è cambiato il mondo attorno a te, lo spazio ha iniziato a scarseggiare così come la pazienza della consorte e, a malincuore, sei stato costretto a modificare le tue malattie hobbistiche a favore di una più sana calibrazione mentale.
Hai iniziato a vendere, hai iniziato a smantellare cose che mai avresti potuto ricostruire ed hai iniziato a raccogliere ricambi, hai smesso di acquistare maniacalmente ed hai optato per una più tranquilla e sana e nel tempo diluita raccolta di pezzi che realmente ti fa piacere avere, soprattutto se di piccole dimensioni.

Questa DKE ne è l'esempio e, se ne sono entrato in possesso, lo devo all'amico Stefano L. che me l'ha acquistata ad un prezzo umano in quel dell'Alto Adige, durante il suo periodo di vacanza.

Non stava in belle e buone condizioni, qualche pezzo mancava ed era bisognosa di cure ma, come voi ben sapete, è il tipo di restauro che mi piace e che, alla fine, dà le maggiori soddisfazioni.

Ci sono voluti tre mesi per trovare un pomeriggio tutto per noi da dedicare a questa piccola e famosa radio e chissà quanto tempo ancora per riportarla definitivamente allo stato quasi originale.

Nelle foto che seguono lo stato iniziale dell'apparecchio pronto per l'intervento







Manopole mancanti, valvola raddrizzatrice mancante, condensatore variabile di reazione mancante.
Il filo telato di alimentazione ha il rivestimento interno in plastica secco che si sbriciola piegandolo un poco, la VCL11 ha il filamento buono ma ha tutta la vernice schermante sgretolata con qualche chiazza rimasta, in ogni caso dal funzionamento tutto da verificare.
L'altoparlante al controllo ohmetrico scrocchia e dà continuità, almeno un primo responso lo abbiamo.








La VY2 è stata sostituita con un raddrizzatore al selenio, per cui ci sarà da reperire una valvola anche non funzionante per ripristinare almeno l'estetica originale.
La molla che permette lo scatto all'interruttore di accensione è persa e dovrà essere sostituita in qualche modo.
Come è normale per apparecchi vissuti e arrivati nelle vicinanze del nuovo millennio, il condensatori elettrolitici di filtro sono stati sostituiti, almeno uno degli originali è presente, ne troverò uno simile da svuotare e utilizzare come involucro di quello nuovo.
I terminali dei fili di collegamento, che sono ricoperti da tela, sono sfilacciati e verranno sostituiti, grazie al materiale nuovo d'epoca che il buon Stefano ha raccolto per restaurare le radio della sua collezione, così come i condensatori che necessiteranno il trapianto.












Iniziamo il lavoro certosino di ripristino filatura, eliminazione dei componenti aggiunti e controllo e sostituzione dei componenti deteriorati.
Stefano ha il condensatore di reazione di ricambio e lo aggiungiamo allo chassis, ma manca la staffa ad L che lo ferma sul cartone pressato. Questo sarà una delle attività successive di restauro.









Questo è il risultato di qualche ora di lavoro, caffè, acqua e qualche pasticcino, nonchè le solite chiacchiere da comari che si fanno in casi come questi .
La radio alla fine del pomeriggio, oramai sfociato nell'ora di cena, l'abbiamo riposta in una scatola ben protetta ed ha preso la strada per la sua nuova casa, conscia del fatto che insieme a Stefano, continueremo il lavoro nel mio sgabuzzino, dopo che avrò pulito, lavato, lucidato quello che ci sarà da pulire, lavare e lucidare.
Faccio per salire in macchina per tornare a casa ma, l'automobilistica batteria ha esalato il suo ultimo respiro.
Fortuna che c'era l'amico Marco G. del Vintage Computer Club a soccorrermi e riportarmi sano e salvo a casa; quando si dice che l'equilibrio lo si trova bilanciando il passato con il futuro (ma in questo caso in cui sia le radio che i computer sono vecchi che facciamo? ).





Nel mentre che finisco l'articolo, ho acquistato dalla Germania le due manopole mancanti, grazie all'amico Tonino F. dell'AIRE: quando si dice che l'unione fa la forza...

State sintonizzati, che mica è finita qui......

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