Radioricevitore OM High-Kit UK515

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(da Selezione di Tecnica Radio-TV numero 2 1968 pagina 299)

  

Questa scatola di montaggio è stata appositamente studiata per consentire la realizzazione, anche da parte dei principianti, di un ricevitore portatile di buone qualità.
L'apparecchio, progettato secondo i più moderni criteri costruttivi, sia nella parte elettrica che nella parte meccanica, viene fornito di un elegante mobile in plastica, robusto e di dimensioni assai compatte.



Il circuito elettrico.

Il ricevitore UK515 è di tipo portatile con alimentazione a batteria mediante due pile da 3V, collegate in serie.
I componenti sono montati su circuito stampato, che facilita tutte le operazioni di costruzione e di cablaggio.
L'antenna incorporata in ferrite e gli stadi amplificatori a media frequenza consentono una buona ricezione di tutte le trasmittenti in onde medie, ed un'ottima selettività tra le varie stazioni.
Il funzionamento è comandato semplicemente dal potenziometro di volume, con interruttore incorporato, e dalla manopola di sintonia.
E' stato adottato un classico circuito supereterodina a transistor; lo schema è illustrato in figura 1, per spiegarne il funzionamento bastano poche parole.
Il segnale a radiofrequenza, prelevato dal circuito d'antenna formato da L1, L2 e C1, viene miscelato al segnale generato dall'oscillatore locale ed inviato come segnale a frequenza intermedia alla prima media frequenza MF1.
I transistor TR2 e TR3, con le relative medie frequenza MF2 ed MF3, costituiscono gli stadi amplificatori a frequenza intermedia; segue lo stadio rivelatore costituito dal diodo OA73: esso ha la funzione di rivelare dalla portante modulata il segnale audio. La resistenza di reazione R9 ha lo scopo di stabilire il controllo di guadagno. Il transistor pilota TR4 preleva il segnale rivelato e, tramite il trasformatore pilota TP, lo invia allo stadio di uscita. Questo è costituito dai due transistor TR5 e TR6 in controfase "Single Ended", che consentono il collegamento diretto dell'altoparlante.
La potenza di uscita è superiore a 200mW, più che sufficiente per generare un buon volume di ascolto.



Montaggio meccanico.

Per eseguire correttamente questa operazione occorre osservare con attenzione le figure 2 e 3.
La figura 2 mostra il montaggio della mascherina, dell'altoparlante e dei supporti per le pile: in dettaglio sono disegnati i particolari più salienti.
Ricordiamo che per l'alimentazione bisogna usare due pile da 3V, Ø 20,5x74, per esempio le Hellesens (N° G.B.C. I/726-2); le due pile vanno disposte in serie: il negativo va messo in contatto con la molla indicata nel particolare A, il positivo con il contatto opposto. A questi due contatti andranno saldati i fili per il collegamento rispettivamente con i punti - e + indicati sul circuito stampato di figura 4.



La figura 3 mostra la vista esplosa dell'apparecchio con la basetta del circuito stampato ed alcuni dei componenti principali; dal disegno risulta chiaro come effettuare il montaggio.
Il particolare C indica il fissaggio del potenziometro regolatore di volume P1, che funziona anche come interruttore generale: si infilano dapprima i due supporti nei terminali del potenziometro, bloccandoli mediante un risbordo, che può essere ottenuto con una punta conica quindi si avvitano alla basetta.
Per garantire un miglior contatto elettrico, saldare i supporti risbordati ai terminali.
Il particolare D indica il fissaggio della ferrite: l'apposito supporto va infilato nella fessura rettangolare della basetta, indi ruotato di 90°; in esso va poi infilata a forza la ferrite ed eventualmente bloccata per sicurezza con qualche collante, o cera.
I terminali delle tre medie frequenze, della bobina oscillatrice e del trasformatore pilota vengono fissati mediante saldatura sul circuito stampato. Invece il condensatore variabile C1-C2 viene bloccato mediante viti; come si vede nel particolare E, sul perno di comando del variabile va poi avvitata la manopola di sintonia. La basetta a circuito stampato deve essere incastrata nell'apposita sede, quindi fissata mediante le due viti visibili in figura 3; naturalmente questa basetta va sistemata solo dopo che sono state terminate tutte le operazioni di cablaggio.



Cablaggio.

La saldatura dei componenti richiede in questo apparecchio, data la disposizione assai compatta, una certa cautela e l'uso di un saldatore leggero con punta sottile.
Prima della saldatura conviene procedere alla identificazione dei componenti e dei loro terminali. Per i valori delle resistenze vale il solito codice dei colori così concepito:
nero=0; marrone=1; rosso=2; arancio=3; giallo=4; verde=5; blu=6; viola=7; grigio=8; bianco=9.
Iniziando a leggere da una estremità della resistenza le prime due fasce indicano le prime due cifre significative,mentre la terza fascia indica il numero degli zeri da aggiungere.
La presenza di una quarta fascia color argento oppure oro indica la tolleranza del 10% o 5% rispettivamente.
I condensatori portano stampato sul corpo il valore della capacità. Le tre medie frequenza sono distinguibili mediante punti di diverso colore, come mostrato in figura 3. Anche il primario del trasformatore pilota è individuato da un punto colorato la cui disposizione appare in figura 4.
Questa figura illustra la disposizione di tutti i componenti sul circuito stampato a montaggio ultimato; in essa compaiono tre piccoli disegni mediante i quali è possibile riconoscere i terminali dei  transistor impiegati e del diodo.
Sul circuito stampato, dal lato isolato, conviene innanzitutto procedere al fissaggio di resistenze e condensatori, quindi del transistor e del diodo; i loro terminali vanno inseriti negli appositi fori e quindi saldati dalla parte opposta lasciandoli sporgere per un paio di millimetri. Poi si procede alla saldatura delle altre parti, disposte come indicato nel montaggio meccanico.
Sono indicati anche in linea continua e tratteggiata, i collegamenti da effettuare mediante filo: tra R9 e P1, tra C13 e C11, le uscite per l'altoparlante e i due fili per l'alimentazione dalle batterie.

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Taratura.

Prima di iniziare la taratura accertarsi che l'indicatore di sintonia sia sul riferimento 16, che corrisponde a circa 1600KHz, quando il condensatore variabile è completamente aperto. Dopo di che si possono iniziare le operazioni di allineamento e taratura; sono necessari un generatore modulato ed un tester.
Il tester va predisposto su 5 o 10V c.a. fondoscala e collegato in parallelo alla bobina mobile dell'altoparlante. Il generatore modulato, accordato su 468KHz, va collegato ai punti A e B indicati sullo schema elettrico; tra il generatore ed il punto B occorre inserire una capacità di circa 1000pF.
Con un opportuno cacciavite antinduttivo si tarano le tre medie frequenze. L'operazione va iniziata tenendo il potenziometro di volume P1 a metà corsa, poi, man mano che l'intensità del segnale aumenta, lo si porta verso il minimo, eventualmente diminuendo anche l'intensità del segnale inviato dal generatore. Si ottiene così la massima sensibilità dello stadio a frequenza intermedia che risulta ora allineato: le viti di taratura si possono fissare con un po' di lacca.
Occorre ora tarare i circuiti del gruppo AF (stadio di antenna e stadio oscillatore). Si comincia col portare i trimmer di compensazione C1 e C2 a circa metà del loro campo di regolazione. L'operazione va effettuata inserendo all'uscita del generatore un "loop" o anello di filo di  rame di circa 20cm di diametro, e tenendo il gruppo AF a circa 20cm di distanza lungo l'asse del loop. Accordato il generatore su 580KHz e chiuso completamente il variabile, si sposta lentamente la bobina L1 lungo il nucleo in ferroxcube fino ad avere il massimo segnale in uscita. Accordato poi il generatore su 520KHz si tara la bobina oscillatrice, sempre per avere il massimo segnale in uscita.
Poi si apre completamente il variabile, si accorda il generatore su 1450KHz, e si ripete l'operazione regolando il compensatore C1, mentre su 1620KHz si regola il compensatore C2.
Queste operazioni vanno ripetute varie volte eseguendo gli opportuni ritocchi; con il potenziometro P1 quasi al minimo si devono leggere sul tester valori tra 0,2 e 0,5V.
In mancanza di strumenti adatti la taratura si può effettuare ad orecchio. Si sintonizza il ricevitore su una stazione qualunque e si regolano le medie frequenze in modo da ottenere il massimo volume sonoro.
Per l'allineamento del gruppo AF si sintonizza l'apparecchio su una stazione nota, vicina ai 520KHz, quindi si regolano L1 e la bobina oscillatrice. Analogamente sintonizzato l'apparecchio su una stazione vicina ai 1600KHz, si ruotano i due compensatori C1 e C2 fino ad avere la massima uscita. Queste operazioni vanno ripetute più volte, portando progressivamente il potenziometro P1 verso il minimo, e cercando di ottenere sempre il volume più elevato.
Completata la taratura fissare le viti delle bobine e la bobina d'antenna con cera.

 

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