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In genere i recuperi sono abbastanza fortuiti, vai per una cosa e ti prende un
infarto per quello che trovi.
La parola "recupero", nel mondo del retrocomputer è molto abusata, assegnandogli
un significato che non è propriamente il suo.
In genere, si definisce "recupero" il ritrovamento di materiale che non si
sarebbe mai immaginato di trovare oppure materiale che viene regalato, il tutto
rigorosamente gratuito.
Si definisce invece "recupero a pagamento", materiale che mai si sarebbe
immaginato di trovare, magari perché trovato a seguito di altro acquisto o altro
sopralluogo ma per il quale, bisogna pagare, alla bisogna contrattando.
Invece, purtroppo, è prassi indicare come recupero un qualsiasi acquisto fatto
e, converrete con me, questo toglie ogni poesia ai reali ritrovamenti in cui
sempre più raramente ci si imbatte.
Quello che vi riporto è il recupero a pagamento di cui è stato protagonista
Paolo, con me nel ruolo di attore coprotagonista (in realtà come facchino
d'ordinanza :-0 ).
Contattato il venditore via social per un oggetto che a lui interessava, Paolo
si è trovato davanti un vero e proprio magazzino Tardis di retrocomputer anni
'80.
Io sono svenuto guardando le sole foto, figuriamoci quando ci sono entrato in
quel magazzino come mi sono potuto sentire.
Ci sono voluti due viaggi, il primo con le cose piccole, dentro la CargoSmart di
Paolo, il secondo tramite un furgone per portare le cose più grandi. Questa
volta non ho potuto caricare la mia macchina in quanto, trovandoci in zona
rossa, io non ero autorizzato a circolare.
Questo recupero ha fatto felici tante persone, Paolo ha tenuto per se poche
cose, rivendendo praticamente tutto il rimanente.
Come potete vedere dalle foto, tutto era boxato e tutto il software ed i floppy
disk ancora incelofanati.
Non vi nego che, far parte di questo recupero, mi ha reso molto felice ed anche
io, nel mio piccolo, ho contribuito all'evento.


















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