L'ABC della radio - 1° puntata


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Dall'esplicito titolo di questo articolo è ben comprensibile lo scopo che ci prefiggiamo iniziando una pubblicazione a puntate, sulla radio. E' un fatto assodato che, da quando,la radio è stata così largamente diffusa da penetrare in ogni casa, tutti con desiderio più o meno ardente vorrebbero sapere qualcosa di quel caro amico che allieta le nostre ricreazioni; vorrebbero andare (nella sua conoscenza) oltre il meccanico giro di manopola necessario per udire quella voce che parla tutte le lingue, che canta ogni melodia.

Ma prima di addentrarci in lunghe spiegazioni concernenti le valvole e la loro funzione, prima discoprire l'incognito in quel groviglio incomprensibile di fili che popolano il mondo così, apparentemente, disordinato l'interno di ogni radio, è necessario parlare di quella forza misteriosa che ci fa giungere la voce, che ci fa udire una dolce melodia e che talvolta ci può far commuovere facendoci giungere attraverso l'etere accenti patetici usciti, in quel momento, dalle labbra di una persona sconosciuta, miglia e miglia lontana da noi.

Non occorre grande perspicacia a capire che intendiamo proprio coerenti al titolo, iniziare dal nulla, e iniziare a spiegare prima cosa siano l'elettricità, i volt, gli amper, gli ohm, le valvole e la radio.

Anche ammettendo che sia una cosa ben definibile, l'elettricità rimane un fenomeno difficile a spiegarsi. Per spiegare l'elettricità occorre parlare dell'atomo.

Già: l'Atomo!

Tutta la materia di cui è composto questo nostro mondo, che noi abitiamo ammirando, è formato da atomi. Fino a non molto tempo fa si credeva che questo piccolissimo componente della materia fosse indivisibile e, come tale, era ritenuto l'elemento primo, la sostanza semplice incorruttibile, immutabile della materia che cade sotto ai nostri sensi. Ma poi, col progredire della scienza nucleare, si è venuti alla conclusione, convalidata da esperienze, che anche l'atomo è divisibile.

L'atomo così altro non è che un piccolo mondo in cui si agitano, attorno ad un nucleo centrale, dei piccoli corpi che si comportano in modo identico ai pianeti del sole. Infatti questi vivacissimi corpuscoli si muovono, con velocità vertiginosa seguendo traiettorie ben determinate, attorno al nucleo centrale, come tutti i pianeti intorno al suo sole rivelando una volta di più il prodigioso ordine che regna della natura.

E finalmente ci siamo. Abbiamo parlato di un nucleo centrale e di corpuscoli ruotanti attorno ad esso; ebbene questi due principali componenti dell'atomo sono i creatori della corrente elettrica. Infatti il nucleo dell'atomo è costituito di PROTONI (nucleo centrale) che sono cariche elementari di elettricità positiva (nei disegni rappresentati dai dischi neri). I corpuscoli ruotanti attorno al nucleo sono detti ELETTRONI e sono carichi di elettricità negativa (nel disegno rappresentati con dischi bianchi). Il rapporto numerico tra protoni e gli elettroni determina il cosiddetto stato elettrico, o potenziale dell'atomo. Come vedremo subito, questo potenziale elettrico sarà neutro, positivo o negativo a seconda che nell'atomo vi sarà equilibrio tra il numero dei protoni e degli elettroni o eccedenza degli uni o degli altri.

Così quando in un atomo il numero degli elettroni è uguale al numero dei protoni, si ha un perfetto equilibrio, e si dice così che l'atomo è neutro (vedere fig. 1). Quando invece il numero dei protoni è superiore a quello degli elettroni, si ha un eccesso di cariche positive, e così l'atomo di dice POSITIVO (vedere fig. 2). Quando invece, in un atomo, gli elettroni sono in numero maggiore dei protoni, si ha un eccesso di cariche negative, e l'atomo si dice che è NEGATIVO (vedere fig. 3). Tendendo, l'atomo ad equilibrare sempre la propria carica, e non potendo i protoni abbandonare il nucleo, soltanto gli elettroni potranno staccarsi dal proprio sistema, e raggiungere così l'atomo vicino deficiente di elettroni.

  

  

Proviamo ora a considerare un atomo con carica negativa vicino ad un atomo con carica positiva (vedere fig. 5), vedremo che gli elettroni in eccedenza tenderanno a passare all'atomo vicino fino a ristabilire una carica neutra. Prendiamo, ad esempio, due atomi, come alla fig. 5, in cui in quello negativo vi sia un elettrone in più dei protoni, e in quello positivo un elettrone in meno, vedremo che un elettrone passerà dall'atomo negativo a quello positivo. Questo passaggio viene a stabilire l'equilibrio della carica elettrica dei due atomi, equilibrio, cui ogni atomo tende.



Abbiamo, dunque, assistito al movimento di un elettrone; ma se, piuttosto che considerarne uno solo, immaginassimo tanti atomi di diverso potenziale noi assisteremmo ad un vero e proprio flusso di elettroni che dagli atomi negativi andrebbe verso gli atomi positivi per ristabilirne l'equilibrio. Ebbene, questo flusso elettronico, provocato dalla diversità di potenziale degli atomi, viene comunemente chiamato: CORRENTE ELETTRICA.

E' importantissimo tenere presente che questa corrente scorre sempre dall'atomo negativo a quello positivo (- al +); per il semplice fatto che non potendosi muovere i protoni, saranno gli elettroni che tenderanno a spostarsi dal punto in cui sono in maggioranza verso il punto ove sono in minor numero. Anche se una analogia può zoppicare, non esitiamo a paragonare la Corrente Elettrica ad un corso d'acqua e ci avvaliamo di questo esempio per chiarire ciò che abbiamo detto finora.

Immaginiamo di avere due vasi comunicanti in cui la comunicazione sia, però, regolata da un rubinetto come nella fig. 6, e ammettiamo, per ipotesi, che i 10 litri di acqua contenuti nel vaso A costituiscano la carica negativa di un atomo mentre il vaso B con 0 litri di acqua la carica positiva di un atomo. Se apriamo il rubinetto vedremo, che l'acqua contenuta in A tenderà a passare in B (fig. 7), allo stesso modo degli elettroni contenuti in eccedenza in un atomo. Lasciando sempre libero il passaggio si avrà, nel tubo che mette in comunicazione i due vasi, una corrente che continuerà fino a che non sia raggiunto il completo equilibrio fra i due vasi (atomo neutro, fig. 8).

     

Abbiamo, con questo esempio, voluto chiarire due cose importantissime. E cioè:

1) che la corrente elettrica prodotta dal moto degli elettroni si sviluppa sempre, come la corrente dell'acqua, dall'atomo negativo verso quello positivo;

2) che tale corrente sussiste finchè nel corpo in esame non sia raggiunto il pieno equilibrio degli atomi.

Come promesso all'inizio, abbiamo cominciato dai primissimi elementi dell'elettricità affinché anche le persone che, per cultura o per professione, sono lontane da questo campo, possano entrarvi senza grande fatica. Tralasciamo questo argomento con la promessa di ritornarvi sopra nel prossimo numero nel quale ci ripromettiamo di compiere un altro interessante passo avanti nel campo dell'elettricità e quindi della radio.

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