Ma che ci dobbiamo fare
con questo VIC-20?

Torna alla lista delle riparazioni

Ho una certa esperienza.
Le riconosco al volo le riparazioni che hanno poca speranza, casi disperati, occasioni che sarebbe meglio chiudere subito gli apparati e passare oltre.
Però Marco G. era troppo contento di aver finalmente trovato un VIC-20 al mercatino ad un prezzo umano, un po' era titubante, nel senso che non capiva dove fosse la fregatura, se il prezzo era basso perché la macchina stava molto male oppure, oppure chissà.
Si vedeva che era stato pulito prima di metterlo in vendita ma si era poi accorto, dopo l'acquisto, di tracce di ruggine sulla copertura metallica dei connettori.
Siccome è bello vedere Marco contento, mi sono fatto portare il piccolo computer Commodore e lo abbiamo aperto e provato, per passare del tempo assieme e sorseggiare un buon caffè.

Si, in effetti c'era la ruggine, si in effetti non si presentava molto bene, si probabilmente 'sta macchina si era presa talmente tanta umidità che la minima parte già bastava.
Colleghiamo l'alimentatore, colleghiamo il cavo video e diamo tensione.......schermo nero.
Dai Marco, non disperare, chissà quanti falsi contatti ci saranno...
Vi lascio una carrellata non esaustiva di immagini per capire lo stato della macchina.


























Vista la cronica mancanza di spazio, ci accordiamo con Marco per il seguente modus operandi:
io penserò all'elettronica della scheda madre, lui penserà a tutto il resto.

Parlo prima del lavoro che ha fatto Marco: compito arduo e sporco, lavare la scocca ma soprattutto far tornare la tastiera lucida e funzionante.
Divisione dello chassis, smantellamento della tastiera con tutti i tasti e le molle, pulizia e disinfezione accurata di ogni singola parte; solo per il cartone schermante non c'è stato nulla da fare, era troppo impregnato di muffa dovuta all'umidità.
Risultato finale ottimo, la macchina è tornata quasi nuova, i tasti splendenti, peccato che l'ossidazione abbia fortemente colpito le piste corrispondenti ad alcune lettere, mangiandosi letteralmente il rame e lasciando al suo posto un bel cratere :-)
Ci abbiamo provato a rimontarla e testarla, ma alcuni tasti erano proprio inutilizzabili e siamo stati costretti a sostituire lo stampato con quello donatore di un Commodore 64.

Torniamo alla scheda madre.
Per prima cosa cospargo tutti i piedini dei circuiti integrati con lo spray disossidante per contatti elettronici e lascio che agisca tutta la notte.
Il mattino dopo, tolgo tutti i chip, con uno spazzolino cerco di pulire tutti i contatti degli zoccoli mentre con una lametta e della carta vetrata fine cerco di eliminare tutte le tracce di ruggine dai piedini dei chip spennellando successivamente il prodotto spray per contatti, al fine di preservare le "zampettine" da future ricadute ossidative.
Tre chip hanno perso i piedini per via della corrosione, piedini ricostruiti con quelli di zoccoli smembrati in precedenti riparazioni e successivamente sagomati ad hoc.
Con un pennello a setole corte pulisco la scheda madre dalla sporcizia accumulata e dai residui di spray.
Nel corso della giornata, stessa sorte tocca al circuito stampato lato saldature che, come potete vedere dalle foto, porta alla triste constatazione che l'ossidazione si è mangiata una buona parte dello stagno.
Per evitare di dover togliere a prescindere tutti gli zoccoli presenti, cospargo di nuovo gli stessi di spray disossidante, prendo dei chip rotti con la medesima piedinatura, ed inizia un pò di esercizio tantrico di inserisci chip togli chip, nello stesso stile filosofico del mantra metti cera togli cera.
L'ho già detto che ci sarà da lavorare?















Ora ci si trova di fronte al solito dilemma che si presenta in questi casi:
rimetto i chip, accendiamo, osserviamo e facciamo diagnosi? oppure prendo l'unico VIC-20 che ho in collezione, lo tiro giù dalle vette impolverate della libreria dello sgabuzzino, avendo cura di spostare tutto quello che c'è sopra e di lasciarlo con indifferenza all'ingresso sfidando le ire funeste della moglie, il tutto per fare un pò di sano ed innocente chip switching per facilitare la riparazione?
Visto che è venerdi sera, opto per la seconda opzione sfidando bellamente il capo di casa :-)

Nonostante la pulizia dei pin dei circuiti integrati, risultano essere passati a miglior vita i seguenti componenti:
UE10 - 6502A - CPU - sintomo schermo nero
UF8 - 74LS245 - multiplexer - sintomo schermo nero
UD7 - 901460-03 - ROM caratteri - sintomo schermo senza scritte o con scritte strane
UB4 - 74LS06 - buffer inverter - sintomo schermo nero

Quindi, tre possibili cause di schermo nero le abbiamo eliminate.
Prendiamo quindi i chip di ricambio e li montiamo con la sola esclusione della rom caratteri, per la quale dovremo costruire un adattatore per rom 2732 e relativa pcb in futuro, mentre ora usiamo la mia donatrice.

Devo essere sincero,nonostante la pesante pulizia effettuata sulla scheda, nutro seri dubbi sul reale funzionamento della stessa ma, udite udite, vengo bellamente smentito.
Si accende, appare lo schermo, ma è colorato con caratteri strani oppure come nelle foto riportate.





  

Premendo sulla rom caratteri, lo schermo tende a cambiare per cui, visto che la rom è sicuramente funzionante, decido di eliminare lo zoccolo e sostituirlo con uno nuovo.
Un altro piccolo risultato verso la via della resurrezione lo abbiamo ottenuto, ora appare finalmente la schermata corretta con le scritte giuste solo che...sono multicolori, chiaro sintomo di problemi alla ram video.

Le tre ram video 2114, nella parte di sotto della scheda madre, erano state attaccate pesantemente dall'ossido: invece di ripassare tutte le saldature e riprovare il funzionamento, decido di fare un piggyback con una ram video sicuramente funzionante.
Proviamo UD2 ed esce schermo nero, UE2 e UE1 nessun cambiamento.
Decido quindi di dissaldare UD2 e di sostituirla con una nuova ram dopo opportuna zoccolatura.
Riaccendo, ma non cambia nulla.
Riprovo il piggyback e con UE2 non cambia nulla, ma con UE1 le scritte tornano ad essere nere, anche se non è presente il cursore.
Per ulteriore riprova, rimonto la UD2 originale e, fortunatamente, risulta essere buona.



Per il problema del cursore, solitamente la colpa è di uno dei chip VIA (Versatile Interface Adapter), in questo caso particolare dell'integrato UAB1: in rete si trova la dicitura "startup screen normal, but no cursor".
Riporta anche problemi con la tastiera ed il joystick ma, al momento, non ho ancora attaccato nulla per verificare per cui, passo alla diretta sostituzione del VIA, con successo.
Per ulteriore riprova, inverto la posizione dei due 6522 per vedere se anche l'altro sia funzionante e, per il momento, sembrerebbe di si.
Visto che c'ero e che lo zoccolo mi sembrava un pò lento, lasco, decido di sostituirlo.
Ce lo prendiamo ora un pò di respiro e riposo?
Ma si, un bel pranzetto domenicale con un ragù cucinato in maniera esemplare da tua figlia, risolleverà sicuramente il morale ed il colesterolo (solo perché non sai cosa ti aspetterà :-) ).

Da qui in poi, inizia un calvario dovuto ad ignoranza (nel senso di non conoscenza, inesperienza e mancanza di studio) e di sfortuna che porta a stress mio, morìa di chip e rottura di scatole nel chiedere aiuto ai soliti amici che, nei momenti difficili, mi supportano e mi danno notizie e fiducia.

Attacco un floppy alla motherboard ed ottengo questo risultato:

Rimane bloccato così, non legge il floppy e si blocca da doverlo resettare.
In genere o è il TTL oppure il VIA.
Il 7406 lo avevo già sostituito, per cui parto al cambio del VIA, UAB3, con uno dal cassetto (oramai iniziano a scarseggiare, anzi questo è il penultimo).
A cambio effettuato, il floppy torna ad essere interrogato ma con questa visualizzazione:

Lo scambio iniziale del chip sia sul VIC20 funzionante sia nel controllo della mancanza del cursore, non aveva evidenziato nulla solamente perché non erano state interessate le linee di controllo rotte.
Comunque, un guasto del genere non mi era mai capitato.
Non è che manchino i caratteri, in realtà ci sono ma non vengono visualizzati, appaiono solo se ci si passa sopra con il cursore, per poi scomparire di nuovo quando il cursore va oltre.
Contemporaneamente, toccando il VIC, si hanno difficoltà di visualizzazione, fino alla scomparsa del video con un bella schermata di colore nero.
Decido di cambiare lo zoccolo del processore video e la situazione torna alla normalità.
Come se non bastasse, durante le prove per cercare di capire la mancanza dei caratteri, tornano i problemi sulle ram video con la visualizzazione corretta ma colorata.
Questa volta, passo direttamente alla zoccolatura delle ram ed al loro successivo controllo: risultano due nuovi zoccoli ed una ram guasta.

Torniamo alla mancanza di caratteri.
Mi sovviene che i colori dei caratteri del mio VIC20 sono blu mentre questi sono neri e non so se sia normale, se dipenda dalla rom dei caratteri (ma il chip è lo stesso) oppure da altro insomma, è ora di cercare un pò in rete e, viva l'ignoranza e chi cerca di sconfiggerla, trovo questa dicitura: "Screen characters have incorrect colors"...ma vuoi vedere che?
Il chip incriminato è UD1, un 4066.

Senza indugio, dissaldo, zoccolo e sostituisco.
Accendo e......il colore dei caratteri torna ad essere blu e, dando il list sul floppy, tutti i caratteri appaiono.
Attacco il joystick e provo anche lui, con certo risultato di funzionamento.

Manca da controllare la porta cassette, che fortunatamente funziona e la porta cartridge che, non funziona, o almeno è parzialmente funzionante.
Prima di addentrarmi in speculazioni mentali pericolose, smonto la copertura metallica che è arrugginita e ripasso tutte le saldature del connettore e dei quattro chip li vicino allocati.
Dopo questa operazione, anche la porta cartucce torna ad essere fruibile.
Visto che c'ero, tolgo anche il supporto dei connettori laterali e cerco ti togliere le bolle ed escrescenze di ruggine: esteticamente non è un bel vedere ma, fino a che non arriverà un ricambio, andrà bene così, lucido di spray disossidante ma facente la sua funzione.





Nel frattempo mi sono cimentato nella costruzione dell'adattatore per la rom caratteri, ma con scarso successo, per cui Marco ha comprato online un adattatore con la rom già scritta e pronta all'uso.
Un prossimo articolo però, tratterà della costruzione dell'adattatore, questa volta una joint venture tra Koding Koala, Picoelements e Retrocommodore (in rigoroso ordine alfabetico) perché, quando rompo le scatole, lo so fare bene :-) :-) :-)

Alla fine, il sogno di Marco di avere una macchina recuperata a poco prezzo, si è infranto con la realtà dei fatti e la morìa dei chips.
Per contro, a me serviva un secondo VIC20 per fare le prove quando ne arriva uno in riparazione, per evitare di smantellare lo sgabuzzino ed occupare l'ingresso ogni volta, così, da buoni amici e di comune accordo, ho pagato a Marco le spese che lui aveva sostenuto e mi sono tenuto il piccolo Commmodore.



Alla foto manca la pcb disastrata della tastiera.

Se volete,dal mio racconto, potete estrarre la morale che più vi aggrada.
Sicuramente l'intervento è stato totalmente in perdita, sicuramente ho buttato un sacco di soldi, sicuramente avrei potuto investire il mio tempo in altra maniera ma, pensandola così, non avrei imparato nulla, non sarei stato in compagnia di Marco, non avrei scherzato con i miei soliti amici salvatori di computer, non avrei un secondo VIC20 per le prove, insomma, mi sarei perso un sacco di cose.
Tutto ha un prezzo, gretto, spicciolo, quantificato in euro uscenti ed entranti e tutto ha il suo corrispettivo in valore umano e di crescita, al quale solo noi possiamo dare un significato ed una prospettiva di vita.

Comunque, la prima foto di inizio articolo, mi piace proprio :-)


Credits:

http://personalpages.tds.net/~rcarlsen/cbm/vic20/vic20.txt
https://cbm8bit.com/
https://ist.uwaterloo.ca/~schepers/roms.html

Torna alla lista delle riparazioni