Telefunken Mignonette MF R151X11

Storia di una semidisfatta annunciata.

Prima di entrare nel merito, potete trovare qui lo schema che ho utilizzato per la riparazione (non è proprio il suo ma mi è stato molto utile, cambiate le prime due valvole con quelle della serie U), mentre qui troverete l'immagine che spiega lo schema del cordino di sintonia della radio in oggetto. Ho chiesto aiuto in rete per reperire lo schema, ma quello che si trova è quello della Mignonette FM R158 che presenta una sola puleggia per la sintonia (grazie a tutto coloro che mi hanno aiutato nella ricerca). Ho poi chiesto aiuto al mio amico Guido e lui, con la sua proverbiale pazienza nel trattare le apparecchiature elettroniche, ha risolto brillantemente il problema. In realtà ho usato la scusa della cordicella per passare tutto il pomeriggio in sua compagnia, ma non glielo fate sapere, che la prossima volta mi fa fare tutto da solo :-)

La radio è di un collega. Me la portò questo luglio chiedendomi di sistemargliela, era un caro ricordo del nonno e la voleva tenere con se anche non funzionante, per cui il mio obiettivo era quello di rendere il mobile presentabile e se anche non funzionava non era un problema. Prelevata quindi dal portabagagli dell'auto di Giampaolo arrivò a casa e la portai nella sala operatoria. Giampaolo disse di averla accesa, che era funzionante ma di aver rotto la cordicella perché la manopola di sintonia non ruotava per cui, ostinandosi a ruotarla....crack. Aprii la radio, la tolsi dal mobile, controllai e sostituii subito i condensatori elettrolitici di filtro ed affini (che se non erano in corto quasi ci mancava) e poi mi fermai prima di procedere all'accensione. E poi ebbi un brutto incidente alla mano sinistra. Per molto tempo sono stato bloccato nelle attività quotidiane e, più passava il tempo e più pensavo che quella radio non sarebbe stata una facile riparazione, è difficile da spiegare, il Caso associa gli eventi negativi che ti accadono a quella poverina che sta li bisognosa del tuo aiuto in un arco temporale più o meno lungo, e sono legami difficili da separare e che bisogna accettare per quelli che sono, manifestazioni di un non so cosa che ti mette alla prova......e, a dire il vero, alla prova mi ci ha messo sul serio.

A fine novembre ho preso il coraggio a due mani, oramai la sinistra ha ripreso quasi a pieno le sue funzioni, mi butto nella riparazione a testa bassa e do' subito una bella serie di craniate. Quelle che racconto ora sono informazioni diluite nel tempo ma condensate in poche righe per questioni di sopportazione del Lettore, però le cose andarono su per giù così: la radio era stata per più di 15 anni in una casa di montagna al freddo, già prima di essere riposta era non funzionante, chi mi aveva preceduto aveva fatto molti danni visibili dalle foto, mancavano le manopole originali, il fregio del modello e l'abbellimento metallico sotto la scritta della marca, una bobina del sistema di sintonia ad induzione era irrimediabilmente bloccata (da che non ve lo so dire, per questo si era rotta la cordicella, riportarla al corretto scorrere è costato molta fatica), i condensatori giacevano in uno stato pietoso che al sol vederli ti dicevano cambiami che sono rotto, e poi altre cose che si vedono in foto, la radio era funzionante nel senso che si era accesa e gracchiava anche se a me non era andata così. Insomma, a parte l'elenco delle cose che mi sono capitate e che ho sostituito, ora sta per essere riportata al legittimo proprietario con la sola FM funzionante ed un bello aspetto da sala da pranzo. Il tutto condito dal fatto di non dover spendere una fortuna e di chiedergli quasi nulla per il fatto di averla trattenuta così a lungo a casa mia (le persone che ti dicono che la radio o a casa loro o a casa mia  è la stessa cosa anzi in mano tua so che le tratti meglio di me, le amo...).

Di saliente di riparazione pura, ci sono poche cose da raccontare: la moltitudine di condensatori in perdita e di valore completamente sfalsato e qualche resistenza andata, ancora non si riusciva a sentire nulla o meglio, si sentiva debolmente la FM ma le altre proprio nulla. Cerca che ti ricerca nella zona attorno alla UCH81 ti trovo il condensatore da 300pF sulla griglia di controllo della sezione pentodica in leggera perdita e di valore di 4pF. Sostituitolo la FM torna chiara e forte, ma le altre, per quanto mi dannassi, nulla. Maledetta tastiera!!! La ricezione in FM era affetta da continui falsi contatti e, da prove effettuate, i conduttori schermati che portavano dai tasti commutatori alle varie sezioni erano secchi ed entravano spesso e volentieri in corto. Sostituiti anche quelli rimanevano mute le modulazioni di ampiezza e la FM che aveva un contatto sul commutatore che proprio non ne voleva sapere di sistemarsi. E poi, durante i test per riportare in vita le trasmissioni d'oltre oceano, crack tutto muto. Basta, non è proprio il caso di continuare, quello che nasce sotto una Luna storta, storto continua ad essere. Prendo accordi con Giampaolo che gli riporterò la radio indietro non funzionante, ripulita per bene ma non funzionante. Passavo vicino e Lei sogghignava. Mica mi andava giù di non essere riuscito a ripararla. Se è qualcosa al di fuori delle mie possibilità, sono il primo ad ammetterlo, a malincuore ma lo ammetto, ma questo non mi pareva proprio il caso, e poi che figuraccia avrei fatto con Guido. L'ho detto che mi si voleva mettere alla prova. Ok, mi sono convinto a non gettare la spugna, stavolta accendo il generatore di segnali e controllo il controllabile e, per fortuna, mi fermo dopo poco perché, iniettando il segnale sulla griglia della UF89, di segnale in uscita neanche l'ombra. Allora si spegne il generatore e si torna a saldatore e tester per scoprire poco dopo che la resistenza di catodo da 100Kohm era andata a miglior vita. Ora la FM è tornata, è giunto il momento di fermarmi. Dimenticavo, la DM70 secondo voi, aveva il filamento buono?

Un aspetto da prendere in considerazione nel restauro, è quello del dipolo interno. Nel modello in riparazione era molto rovinato ed in fase di sbriciolamento. Persone molto più in gamba di me affermano che all'interno del sottile strato metallico si trovi dell'amianto, molto usato in quegli anni, per cui mi raccomando, se avete necessità di ripristinarle fatelo all'aperto così, a scanso di equivoci. Io l'ho tolto tutto e rimpiazzato con l'adesivo metallico che si usa per riparare le marmitte o tubi metallici sottoposti a calore, costa circa 5 euro e si comporta bene per quello per cui lo possiamo usare noi. L'unica accortezza è che lo strato di adesivo non è conduttore per cui potreste mettere due strisce incollate una sovrapposta all'altra e poi non ottenere i risultati voluti. Io ho ripristinato la conduttività inserendo dei chiodini molto piccoli nelle zone sovrapposte. La scala parlante, nel tentativo di pulirla nei tempi che furono, era stata malamente graffiata nella parte a vista. Nella parte interna invece la vernice era stata grattata e in un punto anche fusa la plastica, nella parte frontale la manopola aveva graffiato circolarmente il retro e nel tentativo di toglierla, avevano anche fatto tanti piccoli buchini dovuti al cacciavite. Un crema per pulire la vernice delle macchine ha fatto molto bene il suo lavoro per i graffi molto fini, ma per gli altri non c'è stato nulla da fare, anche se il risultato è visivamente buono. Per la parte interna, la vernice nera mancante è stata rimpiazzata con della vernice nera all'acqua con buoni risultati (almeno non si vede la luce della lampadina fuoriuscire come una lampada da salotto). Il mobile invece è stato pulito a fondo, ridipinte le parti interne e passata la gommalacca all'esterno dopo aver sistemato molti punti rovinati. Il risultato è gradevole nell'aspetto.

Fatto questo davvero non potevo fare nulla di più, ho imparato che più di tanto non si può calcare la mano perché dopo le cose non possono che peggiorare. Un restauro si è tramutato in una riparazione totale (e non venite a farmi i discorsi dei componenti dell'epoca o di quelli rifatti perché con una tale moria avrei dovuto fargli spendere un patrimonio), anche il semplice acquisto di un rottame era impossibile per via dei prezzi proibitivi di questo modello di radio, ho preferito dare all'amico la radio del nonno da mettere in mostra a tutti con la FM funzionante per renderla una cosa viva e di compagnia (tanto le modulazioni d'ampiezza oramai non le capisce più nessuno, nessuno prova piacere ad ascoltarle e nessuno investe più in un mercato non redditizio). va da se che se dovesse arrivare un rottame, si migliorerà subito il suo. Che dire, testardaggine e volontà di riuscire devono sempre fare i conti con il vile denaro e con un tempo tiranno.
Per il resto speriamo almeno che le foto, come al solito riescano ad aiutare qualcun'altro nella riparazione della propria radio. Un'ultima cosa: non metto le foto dell'aspetto finale per via dell'avaria della fotocamera digitale; spero che me la dia Gianpaolo una volta posizionata la radio sulla sua libreria.































































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